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Festa della Repubblica 2024: le Forze armate a difesa del Paese

di Chiara Giannini 

ROMA. Orgoglio nazionale, appartenenza alla Patria, spirito di sacrificio. La festa della Repubblica racchiude molti significati. E la pioggia non ha fermato la parata lungo i Fori imperiali. Nella Roma dei romani tutta Italia si è riunita in un abbraccio scandito dall’inno nazionale e dal sorvolo delle Frecce Tricolori. Non pioveva da  anni in questo 2 giugno che ancora riesce a unire gli animi. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto: “Ogni anno, il 2 giugno, festeggiamo e ricordiamo la data fondativa della nostra Repubblica. Infatti, il 2 giugno del 1946, si tenne il referendum istituzionale – non a caso la prima votazione che, in Italia, si svolgeva a suffragio universale pieno, maschile e femminile – grazie al quale gli Italiani, tornati a vivere in un Paese libero e in una Nazione sovrana, scelsero liberamente di abbracciare la Repubblica e di avviare la costruzione di una nuova Italia, fondata sui valori della democrazia, della solidarietà, della pace e della giustizia. Da tali scelte nacque la Repubblica Italiana, grazie anche al lavoro prezioso e certosino dei nostri Padri costituenti che scrissero una Carta costituzionale che contiene un saggio equilibrio dei poteri e tutela i diritti di ogni cittadino, consapevoli che se tale equilibrio si fosse rotto la democrazia sarebbe stata più debole”.

I carabinieri sfilano alla Festa della Repubblica

Per proseguire: “Ogni bene prezioso deve essere difeso, preservato, tutelato, ogni giorno. Per questo lo Stato si organizza in strutture il cui supremo compito è quello di tutelare i diritti e far rispettare i doveri che la Costituzione riconosce ad ognuno. Le Forze Armate svolgono all’interno dello Stato e delle sue organizzazioni un ruolo specifico, peculiare, unico: difenderle, difendere i cittadini e difendere le libere istituzioni. Lo hanno fatto per 78 anni, da allora, e continuano a farlo. Anzi, fanno molto di più. Nell’attuale, sempre più incerto, contesto internazionale, le nostre Forze Armate sono anche fondamentali per contribuire alla pace laddove ci sono conflitti, guerre, tensioni, laddove la sicurezza internazionale è venuta a mancare, causando morti di civili inermi, specie donne e bambini, vittime ingiuste e spesso dimenticate”.

E ancora: “Per questo non possiamo ignorare cosa succede in Ucraina, le tensioni in Medio Oriente e nel Mar Rosso, l’instabilità nei Balcani e la situazione in Africa, poiché queste aree di crisi, solo apparentemente molto lontane dai confini nazionali, influenzano la nostra vita quotidiana, la nostra sicurezza. Una sicurezza nazionale che non può prescindere da quella internazionale. Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri sono garanti di libertà e sicurezza con la loro profonda militarità, ma anche promuovendo solidarietà! Ciò vuol dire saper aiutare chi è in difficoltà, senza alcuna distinzione di razza, etnia, credo politico o religioso. Voglio qui ricordare che l’Italia, grazie alle Forze Armate, è stata la prima Nazione ad inviare aiuti umanitari e una nave ospedale a Gaza, a trasportare nei nostri migliori ospedali pediatrici tanti bambini palestinesi bisognosi di cure. La Comunità Internazionale deve fare di più e meglio: tutti insieme dobbiamo collaborare per portare la pace, favorire il benessere, promuovere la stabilità dove queste condizioni non sono presenti”.

Un momento della cerimonia

Crosetto ha poi specificato: “Ecco perché anche in Europa è tempo di un deciso cambio di passo nelle politiche di Difesa e Sicurezza, nell’ottica di un’integrazione migliore tra le Forze Armate, oggi sempre più necessaria per affrontare le sfide geopolitiche attuali e future. Nel celebrare questa importante ricorrenza, voglio esprimere il mio apprezzamento a Voi, Donne e Uomini della Difesa, militari e civili, in Italia e all’estero, per il vostro contributo insostituibile e per il sacrificio che sostenete, insieme alle vostre famiglie, onorando ogni giorno il vostro solenne giuramento”.

Il lancio dei paracadutisti della Folgore

“A difesa della Repubblica, al servizio del Paese”: questo il motto coniato per queste celebrazioni.

Il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago ha tenuto a dire: “La Rivista evidenzia la centralità dei valori e dei suoi custodi: gli italiani, una squadra il cui agire quotidiano fa riferimento a capacità e risorse di assoluto pregio al servizio del Paese. Osserviamo ogni giorno l’impegno e i valori della famiglia di Servitori dello Stato che uniti non esitano mai a fornire il proprio contributo a favore della Difesa della Repubblica, della Pace e a supporto della collettività”. E poi: “Il mio pensiero oggi è rivolto a Donne e Uomini delle nostre Forze Armate, i militari italiani sono una risorsa sulla quale il Paese potrà sempre fare affidamento e lo dimostra il loro costante impegno in Patria e all’Estero, cittadini dediti alla Patria che compongono insieme a tutte le componente del Paese il “Sistema Italia” e si riconoscono attorno ai nostri simboli identitari: il Tricolore, l’Inno e il Capo dello Stato.”

I militari sfilano lungo i Fori imperiali

Sulla stessa linea il sottosegretario Isabella Rauti, che alla Caserma Luigi Pierantoni di Roma  – sede dell’Associazione nazionale Croce Rossa Italiana (CRI) – ha ringraziato tutti i volontari del Corpo delle infermiere e del Corpo militare della Croce Rossa Italiana, che hanno sfilato a Via dei Fori Imperiali, applauditi protagonisti della festa del 2 giugno, insieme alle Forze Armate.

“La Croce Rossa – ha spiegato – , in tutte le sue articolazioni, incarna il “tema – manifesto”  scelto per questo 78° anniversario: ‘A difesa della Repubblica. Al servizio del Paese’ e dei cittadini; e lo fa ogni giorno sostenendo i gruppi vulnerabili  ed intervenendo in ogni emergenza”.

Prima della parata, con la rappresentanza dei reparti schierati di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Vigili del fuoco, Polizia municipale, Protezione civile e poi sindaci, ragazzi del servizio civile, rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’arma, della Farnesina, della Croce Rossa e molto altro, il cantautore Claudio Baglioni ha intonato l’inno nazionale.

Un momento della parata 2024

E non è mancato un episodio che ha visto protagonisti gli atleti del Gruppo sportivo paralitico Difesa.

Il vice brigadiere dei CC Raffaele De Luca, il Caporal Maggiore dell’Esercito Davide Nadaj, il brigadiere Marco Menicucci, il Mar. Ca dei Carabinieri Massimiliano Riccio, il luogotenente Stefano Ruaro,  ieri presso la stazione metropolitana di Barberini, fuori orario di servizio hanno sventato un’azione di borseggio nei confronti di turisti e hanno provveduto affinchè ci fosse l’arresto. “Questi – ha detto il colonnello Gianfranco Paglia in loro rappresentanza – sono i militari italiani e non posso, in qualità di capitano del GSPD, non essere orgoglioso della loro azione avvenuta a termine delle prove per la sfilata del 2 giugno ai Fori imperiali. Sono e restano un  vero esempio  per la nostra Nazione e chiara sintesi di ciò che significa “A difesa del Paese”.

La tribuna d’onore


A rendere gli onori il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, le maggiori cariche civili e militari dello Stato e diversi ministri. 

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