Convegno IAI sulle implicazioni della minaccia ipersonica: per il sottosegretario Matteo Perego di Cremnago mettere a sistema le competenze, gli impianti e le tecnologie a livello europeo deve essere una priorità

ROMA. “Le tecnologie spaziali saranno il settore strategico con un ruolo determinante in tutte le attività sia pubbliche, sia private di un Paese” afferma il sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago nel suo intervento conclusivo al convegno organizzato dall’Istituto Affari Internazionali dal titolo “Missili Ipersonici. Capacità, iniziative e implicazioni per l’Italia”, “e potranno essere il vero e proprio centro di gravità della Nazione”.

Il sottosegretario durante il suo intervento

“Lo studio presentato oggi allo IAI” continua Perego “ci aiuta a capire meglio le tecnologie, per ragionare sulle implicazioni strategiche, e da qui derivare risposte politiche che poi vanno declinate in chiave militare e industriale. I missili ipersonici rappresentano una molteplicità di sfide. In primo luogo, parliamo di una nuova tecnologia emergente. È dunque necessario fare una mappa delle tecnologie esistenti, di quelle che emergeranno e di quelle che bisognerà sviluppare sia nel campo dell’ipersonico che delle difese anti-aeree per poi sapere dove e come investire”.

“Da un punto di vista tecnologico” ha evidenziato il sottosegretario nella parte finale del suo intervento “i sistemi ipersonici rappresentano una grande sfida industriale e tecnologica per l’Italia e per l’Europa. In Europa, in particolare, questo si traduce in una necessità di predisporre sistemi difensivi contro la minaccia ipersonica, partendo dagli investimenti fatti nella sorveglianza spaziale attraverso il Fondo europeo della Difesa e progetti ad hoc nella PESCO. In entrambi, l’Italia, le sue Forze Armate e Industria hanno un ruolo di primo piano”.

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