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Aeronautica Militare: Mongolfiere e astronauti a Piacenza, l’aeroporto militare è un Flying museum

PIACENZA. Dalla mongolfiera allo stratosfera. E’ ciò che si potrà vedere all’Aeroporto militare di San Damiano (Piacenza) dall’11 al 13 ottobre dove si svolgerà la prima edizione di Aeronautica militare Balloon cup.

A Piacenza in volo con le mongolfiere

Sarà una tre giorni, organizzata dall’Aeronautica militare e da Difesa Servizi, con al collaborazione di Aeroclub di Pavullo (Modena) e Aeronord Aerostati, nella quale non si solo si svolgerà la prima competizione aerostatica, unica in Europa, con la gara di mongolfiere a gas e aria calda.

Si potrà visitare anche il primo Flying museum con le stellette; assistere alle evoluzioni della Pattuglia acrobatica (PAN) e incontrare gli astronauti della missione Axiom 3, tra cui Walter Villadei, Colonnello dell’Aeronautica.

ll Colonnello dell’Aeronautica Militare, Walter Villadei si prepara a una missione

Oltre a vedere da vicino come si restaurano i velivoli della Seconda Guerra mondiale. e ammirare aerei ed elicotteri oltre che provare il simulatore di volo e una salita vincolata in mongolfiera.

Si tratta di un evento che l’Arma Azzurra vuole far diventare strutturale, proponendolo una volta all’anno.

La manifestazione è stata presentata, oggi, nel Comune di Piacenza dove sono intervenuti il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, l’Amministratore delegato di Difesa Servizi, Luca Andreoli e il sindaco Katia Tarasconi.

Un momento della presentazione dell’evento di Piacenza

L’evento  (a partecipazione gratuita ma occorre iscriversi sul sito www.ballooncup.it) si prevede porterà nella zona, un’area immersa nel verde ai piedi delle colline piacentine a una decina di chilometri dal capoluogo, decine di migliaia di appassionati.

Una rinascita con tutti gli onori per un’aeroporto che  – è tuttora operativo – fino al 2016 ha ospitato i Tornado Ecr (guerra elettronica) del 50° Stormo, poi trasferiti al 6° Stormo di Ghedi.

“Mostreremo il nostro mondo agli appassionati e ai cittadini – ha esordito Goretti – grazie agli eventi creati da Difesa Servizi. Abbiamo capito che le famiglie cercano di comprendere il passato. E, in un’ottica di sostenibilità, questi eventi sono un’occasione per un ritorno alla natura, al fuori porta. Questo grande aeroporto ben si presta a manifestazioni di queste dimensioni. E’ un Museo dinamico dove si può osservare come gli specialisti dell’Aeronautica riportano in condizioni di volo velivoli storici. Un’esempio è il  restauro del Fiat G91 della PAN che nel giugno dello scorso anno è decollato da Pratica di Mare”.

Il capo di SMA, Generale di Squadra Aerea, Luca Goretti

Andreoli ha spiegato il ruolo di Difesa Servizi, società in house del Ministero della Difesa, nata 30 anni fa per valorizzare il patrimonio di tutte le Forze armate, e veicolare i loro valori, attraverso una serie di iniziative sui territori, anche nelle località minori.

Tra questi c’è l’evento che ha portato a far conoscere i fari lungo le coste.

Questi eventi nascono anche grazie alla promozione di Valore Paese Italia (veicolato dal Ministero del Turismo e dall”ENIT , Difesa Servizi e Agenzia del Demanio – per sviluppare in modo sostenibile la conoscenza dei territori.

“In questa occasione – ha spiegato Andreoli – abbiamo usato uno strumento raro: la mongolfiera. Il balloon incarna la sostenibilità perché si muove con il vento, il turismo lento, e dà la possibilità di vedere l’Italia da un cielo che si può quasi toccare. Il nostro auspicio è che la manifestazione diventi un’iniziativa annual”.

E parlando dell’Aeroporto di San Damiano. il Generale Goretti ha detto ch messo è sempre operativo. E alla luce della situazione geopolitica internazionale, la manifestazione della prossima settimana vuole far conoscere le Forze aAmate, la Difesa e dare un’immagine diversa, in un periodo complesso (le crisi in Medio Oriente e il conflitto in Ucraina su tutte) dove spesso c’è chi le critica.

“’L’Aeronautica militare – ha aggiunto Goretti – è impegnata su diversi fronti per gestire o monitorare quello che sta accadendo a livello internazionale. Sono preoccupato per come la situazione sta evolvendo. Noi, però, siamo responsabili e facciamo il nostro mestiere, come accade in Lettonia dove gli Eurofighter difendono i confini della NATO oppure siamo pronti a garantire l’evacuazione dei nostri connazionali, se fosse necessario, dal Libano. A latere, siamo convinti che sia giusto e opportuno dare a tutti gli appassionati la possibilità di poter visitare l’aeroporto per capire come noi svolgiamo il nostro mestiere. E’ un nuovo modo per stare in mezzo alla gente e non abbiamo segreti da nascondere. Siamo felici che i cittadini vengano trovarci a casa nostra”.

Nel 2016 ci fu la notizia che lo storico aeroporto militare piacentino – intitolato al sSrgente Gaetano Mazza, caduto nel 1917 – di cui si ha notizia fin dal 1913, ma divenuto operativo dal 1938, sarebbe stato “chiuso” e il mitico 50° Stormo, composto dai Tornado Ecr del 155° Gruppo, spostato a Ghedi, al 6° Stormo.

Lo spostamento provocò ricadute a livello economico e i cittadini si divisero tra chi non voleva perdere quell’antico aeroporto e tra chi invece accusava gli aerei di provocare rumore.

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